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La pompe à l’huile, dolce natalizio provenzale

25 Dicembre 2016 by Alessandra Colaci 4 commenti

 

Pompe à l'huile provenzale Una casa in campagna blog ©2016 Alessandra ColaciLa “pompe à l’huile” è un dolce tipico provenzale e fa parte dei “treize desserts” ( i tredici dolci) che si servono per tradizione al termine della cena della vigilia di Natale.

La pompe à l’huile è una sorta di focaccia dolce che, durante il periodo delle feste natalizie, si prepara tradizionalmente in Provenza utilizzando pochi e semplici ingredienti:  farina, lievito, zucchero e olio extra vergine d’oliva. La pompe à l’huile viene poi profumata con l’aggiunta di acqua di fiori d’arancio e, a volte, con scorza di agrumi.

La pompe à l’huile è un dolce dal gusto tipicamente mediterraneo. Nella mia ricerca di abbinamenti e ricette in collaborazione con il frantoio Parovel di San Dorligo della Valle (Ts) in Val Rosandra, ho voluto provare a preparare la pompe à l’huile sfruttando il sapore fruttato dell’olio Macké  e devo dire che tale tipologia di olio extra vergine ben si presta alla preparazione di questo semplice pane dolce provenzale.

In Provenza la pompe à l’huile fa parte dei “treize desserts”, i tredici dolci, che tutt’oggi, nelle famiglie che tengono alle tradizioni locali, vengono serviti al termine del gran cenone della vigilia di Natale. Mele, pere, il verdaù (un melone d’inverno), uva fresca, i frutti del sorbo domestico, il nougat bianco e scuro (una sorta di croccante), noci, mandorle, nocciole, fichi secchi, uva passa e, ovviamente, la pompe à l’huile: questa è la lista tradizionale dei tredici dolci stilata dal Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari del Territorio marsigliese che si trova a Château-Gombert. Poi esistono decine di varianti a seconda delle zone e delle tradizioni famigliari, ma è importantissimo che il numero “dolci” non siano mai inferiore a tredici. Tredici è considerato un numero portafortuna, ma è anche il numero che rappresenta i dodici apostoli e Gesù Cristo. Se volete saperne di più sulla tradizione provenzale dei “treize desserts” vi invito a leggere l’interessante saggio in lingua francese di Brigitte Brégeon-Poli.

La tavola dei “treize dessert” – Foto di Musèe du Terroir Marseillais – Chateau Gombert

La ricetta della pompe à l’huile l’ho preparata per la prima volta un anno fa. La foto risale proprio al Natale scorso. Mi era rimasta negli archivi e non volevo perdere l’occasione di proporvela nel periodo giusto. Da allora la preparo spesso perché la pompe à l’huile è un ottimo dolce da proporre anche la mattina a colazione. In effetti, la tradizione provenzale, prevede la preparazione di due pompe à l’huile, una da consumare la sera della vigilia e una da gustarsi a colazione la mattina di Natale. Anche le dosi della mia ricetta prevedono la preparazione di due pompe à l’huile. La pompe à l’huile andrebbe consumata inzuppata, a chi piace, nel vino rosso o nel vin cuit, vino cotto tipico provenzale (qui trovate una ricetta, non testata, per produrre il vin cuit provenzale). Ma io amo consumare la pompe à l’huile al naturale per approfittare a pieno del delizioso aroma di olio extra vergine d’oliva e acqua di fiori d’arancio.

La pompe à l’huile va servita a temperatura ambiente. Si condivide con gli ospiti spezzandola con le mani e non si taglia mai con il coltello!

La pompe à l’huile, dolce natalizio provenzale
Recipe Type: Dolce
Cuisine: Francese, Provenzale
Author: Alessandra
Prep time: 5 hours 30 mins
Cook time: 15 mins
Total time: 5 hours 45 mins
Serves: 12
Ingredients
  • 500 g di farina
  • 145 g di acqua
  • 125 g di olio extra vergine d’oliva Macké Parovel
  • 10 g di lievito di birra disidratato
  • 75 g di zucchero
  • 6 g di sale fino
  • 3 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
Instructions
  1. Sciogliere in una terrina in 100 g di acqua a temperatura ambiente il lievito di birra. Aggiungere 100 g di farina e 2 cucchiaini di zucchero e mescolare bene. Coprire con un telo pulito e lasciar lievitare per un’ora in un ambiente caldo.
  2. Mescolare sul piano di lavoro (o nella planetaria) il resto della farina (400 g), lo zucchero rimasto e il sale.
  3. Formare un foro al centro e aggiungervi il composto di lievito, l’acqua rimasta addizionata con l’acqua di fiori d’arancio e l’olio extra vergine d’oliva. Mescolare finché non si sarà formato un impasto che lavorerete finché la pasta non sarà liscia e morbida. A mano ci vorranno una decina di minuti, con la planetaria qualche minuto in meno.
  4. Formare una palla. Infarinarla leggermente e posarla in una terrina capiente. Coprire in maniera ermetica con un film trasparente e lasciar lievitare per 3 ore. La pasta non aumenterà molto di volume. Non meravigliatevi se difficilmente raddoppierà di volume. E’ normale.
  5. Schiacciate leggermente la pasta per eliminare l’aria. Dividere l’impasto in due e stendere a mano ogni porzione d’impasto in una forma ovale dallo spessore di 1/1,5 cm circa. Praticare delle incisioni con una lametta o un coltello affilato dal centro della pasta verso l’esterno (guardare la foto). Allargare leggermente i tagli con le dita.
  6. Adagiare le pompe à l’huile su una placca ricoperta con carta forno e lasciar riposare per circa un’ora ricoperte con un telo pulito.
  7. Scaldare il forno tradizionale a 180° inserendo all’interno un recipiente contenente dell’acqua bollente. Infornare le pompe à l’huile e cuocerle per 15-20 minuti sorvegliando che non coloriscano troppo.
  8. La pompe à l’huile va servita a temperatura ambiente. Si condivide con gli ospiti spezzandola con le mani, non si taglia mai con il coltello!
3.5.3226

Questa ricetta è stata creata in collaborazione con Olio Macké di Parovel.

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Commenti

  1. Valentina dice

    16 Gennaio 2017 alle 17:51

    Non conoscevo questo dolce! Che bello e che buono deve essere! 🙂 Bravissima Alessandra, un abbraccio e buona serata :**

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      17 Gennaio 2017 alle 19:26

      Ciao Valentina!!! E’ ormai diventata una tradizione per me, anche se non sono provenzale, ma frequentando quella terra da tanti anni, la sento ormai una mia seconda patria ;). Un abbraccio anche a te e a presto!

      Rispondi
  2. Eleonora Gambon dice

    10 Gennaio 2017 alle 14:18

    Ah…questa non l’ho mai vista!! In compenso io quest’anno mi sono data alla galette che è venuta divina, altro che quelle comprate!

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      10 Gennaio 2017 alle 14:49

      Eleonora, io quando vado a La Ciotat le vedo dai fornai. Ma in realtà non si fa dappertutto in Provenza… Bella la tua Galette. E’ da tanto che la voglio provare e ora seguirò la tua ricetta. Poi ti faccio sapere… 🙂

      Rispondi

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Ciao! Mi chiamo Alessandra e ti do il benvenuto nel mio blog personale! Vivo nella casa di campagna della mia famiglia che si trova nella pianura friulana, ma sono triestina e quindi non posso stare troppi giorni senza vedere il mare. Sono una piccola imprenditrice e non potrei fare altro mestiere al mondo. Sono sposata con un adorabile francese che io chiamo "il Marsigliese" e ho un gatto di nome Matisse. Su Una casa in campagna vi racconto cosa si prepara nella mia cucina. Da qualche tempo seguo un'alimentazione il più possibile naturale e sempre più spesso a tendenza vegetariana. Mio marito continua a mangiare la carne, però, e quindi mi capita di cucinarla ancora (il mio quindi non è un blog vegetariano e ancor meno vegano, nonostante le mie simpatie per questo tipo di cucina). Su questo spazio tutto mio vorrei inoltre condividere la mia passione per la campagna, le case e le atmosfere country. Ci sarà posto anche per raccontarvi del mio territorio (il Friuli Venezia Giulia), e di quella che è ormai la mia seconda patria, la Francia (e la Provenza, in particolare, regione meravigliosa dove mi reco diverse volte all'anno). Ma vorrei trovare anche il modo di parlarvi del mio stile di vita, delle mie piccole conquiste nell'ambito dell'organizzazione e della crescita personale. Vorrei raccontarvi dei viaggi che ho fatto e che mi piacerebbe fare, parlarvi del giardino che cerco con entusiasmo di curare e condividere, con chi mi vorrà leggere, altri interessi e passioni che animano le mie giornate. Vi do quindi il benvenuto e spero vi troviate bene nella mia "Casa in Campagna" :)! Read more...

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