Con la terza tappa del contest #girodeiprimi, organizzato da Pasta di Canossa e La Melagrana , arriviamo in Molise, una terra che io non conosco per niente, ma che mi riprometto di visitare al più presto, e della cui cucina conosco ancora meno. 🙂
Sfogliando testi di cucina e facendo ricerche su Google alla ricerca di una ricetta molisana vegetariana, o di un piatto che si potesse comunque preparare senza l’utilizzo di carne o pesce, ho scoperto la capunata molisana, un piatto della tradizione, semplice, ricco di verdure e che poteva ben adattarsi alle mie esigenze in cucina.
La capunata molisana tradizionale si prepara condendo dei grossi taralli tipici (ma ho visto usare anche delle friselle) con verdure estive, filetti di alici e uova sode. Leggendo la ricetta ho pensato che avrebbe potuto essere trasformata in un condimento ideale per una fresca insalata di pasta. Ho deciso di non mettere le alici (per assecondare il mio stile di alimentazione povero di proteine di origine animale), ma ho mantenuto le uova e tutti gli altri ingredienti originali della ricetta. Per richiamare l’utilizzo dei taralli, ho deciso di sbriciolare dei tarallini sull’insalata di pasta un attimo prima di servire.
Per preparare la mia insalata di pasta fredda con Capunata Molisana ho utilizzato i maccheroni Pasta di Canossa, protagonisti di questa terza tappa del contest. La Pasta di Canossa è una pasta trafilata a bronzo e dall’alto valore proteico. E’ una pasta a chilometro zero in quanto viene prodotta nelle campagne di San Martino di Ferrara dove il pastificio sorge tra i campi di grano della Tenuta Cuniola. Il grano viene macinato da un mulino della zona attentamente selezionato. La lavorazione semi-integrale del semolato non stressa il chicco, ma gli lascia uno strato in più rispetto alla tradizionale semola, esaltando le proprietà e non intaccando le qualità organolettiche e di digeribilità.
Una volta arrivato nei silos del pastificio di Canossa, il semolato viene ulteriormente controllato per essere certi che non vi siano impurità al suo interno. Viene poi lavorato per circa 20 minuti in una speciale vasca sottovuoto che ne migliora le qualità finale. L’impasto così creato viene spinto fino alle trafile. Tutta questa fase viene fatta a temperature controllate per non alterare le qualità del semolato.
Passando attraverso le trafile, vengono prodotti i diversi formati di pasta. La trafilatura al bronzo dona alla pasta un inconfondibile colore, una consistenza corposa e una particolare ruvidità tipica di questo metodo di lavorazione.
Si passa poi alla fase di essiccazione: la pasta corta viene stesa su telai, mentre la pasta lunga su speciali canne. Per ottenere una buona pasta ci vogliono cura e pazienza. Al pastificio Di Canossa l’essiccazione avviene lentamente: dalle 14 ore per la pasta corta, fino alle 20 ore per quella lunga. Questo processo, lento e rispettoso dei tempi della natura, permette di ottenere un sapore caratteristico e consistenza e porosità ideali. Dopo la lenta fase di riposo, la pasta viene confezionata per poi essere avviata alla vendita.
Ma torniamo alla ricetta che, come potrete vedere è molto semplice da preparare. La pasta, cotta molto al dente e raffreddata sotto l’acqua corrente, viene condita con diversi ingredienti vegetali (peperoni grigliati, cipolla rossa, pomodoro, cetriolo, sedano, capperi, olive…) e uova sode. Se volete attenervi maggiormente alla ricetta originale, aggiungete delle alici sott’olio sgocciolate.
Questa insalata di pasta con Capunata Molisana mi è piaciuta molto e penso che sarà spesso ospite alla mia tavola in questa estate che si avvicina. Mi è piaciuto molto il sedano crudo, ingrediente che, di norma, non metto nelle mie insalate di pasta, come anche il cucchiaio di aceto che dona una punta gradevole di acida freschezza. Se volete rendere la pasta ancora più leggera e vegan friendly, potete eliminare l’uovo sodo.
Per saperne di più sulla Capunata Molisana:
http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/CD79D43910820ACDC12575DD0036C83C?OpenDocument
http://molise.cucinaregionale.net/ricette/antipasti/capunata.html
Con questa ricetta partecipo al contest #girodeiprimi indetto da La Melagrana – Food Creative Idea e Pasta di Canossa.
- 320 g di maccheroni Pasta di Canossa
- 2 pomodori
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 cipolla rossa di tropea
- 1 cetriolo
- 2 gambi di sedano bianco
- 2 uova
- 1 cucchiaio di capperi sotto sale
- 1 cucchiaio di olive nere denocciolate
- 1 cucchiaio di olive verdi denocciolate
- 4 tarallini al naturale
- origano secco
- 1 spicchio d’aglio (io non l’ho messo)
- olio extra vergine d’oliva
- aceto di vino
- sale
- peperoncino in polvere
- Lavare, tagliare i peperoni a falde e cuocerli su una griglia molto calda e leggermente unta d’olio. Salarli leggermente. Quando saranno pronti, spelarli, tagliarli a striscioline e metterli da parte.
- Affettare sottilmente la cipolla, il cetriolo e i gambi di sedano.
- Riunire in una ciotola i peperoni con la cipolla, il cetriolo e il sedano. Aggiungere i capperi dissalati e le olive tagliate a fettine
- Condire con 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, due pizzichi di origano secco, peperoncino e sale. Se vi piace, aggiungete lo spicchio d’aglio, tritato, oppure intero in modo che poi possiate toglierlo. Lasciare riposare per circa un’ora.
- Affettare i pomodori e tagliarli a cubetti, condirli con un pizzico di sale e lasciarli a perdere l’acqua di vegetazione per circa 30 minuti.
- Nel frattempo, rassodare le uova (7 minuti dal bollore partendo da acqua fredda) e cuocere la pasta molto al dente (io in questo caso ho cotto la pasta un po’ più di 4 minuti). Una volta cotta, scolare la pasta e raffreddarla immediatamente sotto un getto di acqua fredda.
- Unire i pomodori, ben scolati dal liquido di vegetazione, al resto delle verdure.
- Se l’avete messo, togliere lo spicchio d’aglio intero e condire la pasta con le verdure preparate in precedenza.
- Aggiungere le uova sode tagliate a fettine e condire con 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, un cucchiaio di aceto di vino e, se necessario, sale, origano secco e peperoncino.
- Prima di servire, sbriciolare i tarallini e mescolare un’ ultima volta.
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Props: ciotola fonda con decorazioni azzurre e ciotoline rosse e marrone di Colì.
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