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Pudding di panettone con le arance di Ribera DOP

7 Dicembre 2015 by Alessandra Colaci 2 commenti

Pudding di panettone con le arance di Ribera Dop - Una casa in campagna ©2015 Alessandra Colaci

La società agricola Val di Verdura mi chiesto di provare dei campioni della loro produzione. Curiosa di conoscere uno dei prodotti di eccellenza siciliani, l’arancia di Ribera DOP, ho accettato e  così, in poco più di 24 ore, il corriere mi ha recapitato una cassetta contenente questi meravigliosi agrumi.

Arance di Ribera Una casa in campagna Blog ©2015 Alessandra Colaci

La cassetta colma di agrumi di Val di Frutta. Purtroppo le arance non si vedono, ma sono sotto i limoni e le clementine! 😉

La Denominazione d’Origine Protetta (DOP) “Arancia di Ribera” è riservata alla produzione delle varietà di arance Brasiliano, Navel e Navelina. La zona di produzione delle arance di Ribera comprende le aree della Provincia di Agrigento che ricadono nei Comuni di: Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Ribera, Sciacca, Siculiana e Villafranca Sicula e della Provincia di Palermo nel comune di Chiusa Sclafani.

Le arance di Ribera che ho potuto assaggiare sono di qualità Navelina. La Navelina è una particolare arancia che appartiene al gruppo Navel e che, assieme ad altre varietà come il Brasiliano e il Washington Navel, si distinge dalle altre per il caratteristico “ombellico” (si definiscono, infatti arance ombellicate).

Arance di Ribera - Val di frutta - Una casa in campagna - Alessandra Colaci ©2015

L’ “ombellico” delle arance di varietà Navelina

L’arancia di Ribera viene largamente utilizzata in pasticceria, ma possiede tutti i requisiti per essere utilizzata anche nelle preparazioni salate. La polpa è piacevolmente croccante grazie all’equilibrio tra la componente morbida e quella fibrosa. E’ completamente priva di semi, grazie a una mutazione naturale spontanea e, dopo la raccolta (leggo sul sito del Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera) non viene sottoposta  ad alcun trattamento con cere chimiche o naturali. L’azione dell’uomo è limitata a una semplice lavatura con acqua potabile.

Nelle arance Navelina che ho avuto modo di assaggiare, ho notato un equilibrio ideale tra il dolce e l’aspro. La percentuale di succo in esse contenuta, circa il 33- 40%, consente di ottenere delle ottime spremute, ma io vi consiglio vivamente di mangiarle a spicchi perché solo così potrete apprezzarne pienamente il sapore e la consistenza della polpa. La percentuale di succo, inoltre, rende l’arancia di Ribera più resistente e ideale per la cottura.

Proprio per testare queste caratteristiche ho voluto inserire le arance Navelina di Ribera in un dolce cotto al forno. Mi sono ispirata a una ricetta di José Maréchal, tratta dal libro “Verrines toutes fraîches!” (qui trovate l’edizione italiana): un pudding agli agrumi in bicchiere. Per comporre il suo dessert José Maréchal utilizza delle fette di brioches, io ho invece pensato, dato che siamo in periodo natalizio, di optare per l’italianissimo panettone. Un’ottima idea per recuperare quelle fette di panettone aperto che sono lì da qualche giorno e che nessuno vuole più mangiare!

Il pudding di panettone va preparato in anticipo e viene servito freddo (o a temperatura ambiente). Può essere servito anche alla fine di un pasto leggero, ma io lo trovo perfetto per un brunch o una merenda a tema natalizio!

Per la cottura, dovrete utilizzare recipienti adatti e che possano resistere alle temperature del forno. Potete utilizzare i classici contenitori in ceramica per mini soufflé, ma, se volete un dolce più alto e giocare con la trasparenza del vetro, io vi consiglio i contenitori per marmellate e confetture della Weck. In questa occasione ho portato la temperatura del forno a 160°, ma credo possano resistere anche a temperature maggiori. La cosa alla quale dovete prestare maggiormente attenzione è di non far subire shock termici ai vasetti, altrimenti potrebbero effettivamente rompersi!

Penso di avervi raccontato tutto. Vi ricordo ancora che, se vi è venuta voglia di assaggiare le arance di Ribera, sul sito di Val di Verdura trovate lo shop on line http://www.valdiverdura.com/

Fonti:

Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP

Il sito di Val di Verdura

Se cercate un’altra idea per recuperare un vecchio panettone date un’occhiata alla ricetta del pain perdu di panettone

 

Pudding di panettone all’arancia di Ribera DOP
Recipe Type: Dessert al cucchiaio
Cuisine: Italiana e Inglese
Author: Alessandra
Prep time: 20 mins
Cook time: 40 mins
Total time: 1 hour
Serves: 4
Un’idea originale per utilizzare le fette rimaste di un panettone. E’ un dolce di ispirazione inglese, ma che ho trovato sul libro di José Maréchal, chef parigino. E’ un dolce che si prepara in anticipo e si può conservare anche un paio di giorni in frigorifero.
Ingredients
  • 8 fette di panettone alte circa 1 cm
  • 4 arance di Ribera
  • 3 uova
  • 80 g di zucchero semolato
  • 1,5 cucchiai di amido di mais
  • 200 ml di latte intero
  • 135 ml di panna fresca
  • un pizzico di sale
Instructions
  1. Pelare a vivo le arance lavorando su un recipiente in modo da raccogliere tutto il succo. Tagliare gli spicchi d’arancia in pezzetti di circa 1 cm e mettere da parte.
  2. In una ciotola capiente sbattere le uova con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero e montare finché il composto diventerà chiaro e leggermente consistente. Aggiungere l’amido di mais, battere ancora. Infine aggiungere il latte e la panna fresca. Mescolare bene e mettere da parte.
  3. Per assemblare il dolce: disporre un pezzetto di panettone sul fondo di ogni vasetto. Aggiungere uno strato di arance e bagnare con un po’ del loro succo. Ripetere l’operazione fino a riempire i vasetti a tre quarti e terminare versando la crema, in due riprese, in modo che abbia il modo di assestarsi e di riempire tutti gli spazi vuoti. Se necessario, aiutatevi con il manico di un cucchiaino per agevolare il passaggio della crema fino in fondo al vasetto.
  4. Collocare i vasetti in una teglia da forno. Riempirla con acqua bollente fino a tre quarti dei vasetti e far cuocere in forno tradizionale a 160° per 40 minuti circa.
  5. Togliere dal forno, lasciar raffreddare i vasetti. Porli in frigorifero e degustarli ben freddi.
Notes
Questo dolce si prepara in anticipo e può essere conservato anche 24 ore in frigorifero.[br]Se volete aggiungere un gusto più deciso, potete aggiungere al succo delle arance un goccio di Grand Marnier o di Cointreau e utilizzarlo per bagnare le fette di panettone.
3.5.3208

 

 

 

 

 

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Commenti

  1. Graziana dice

    7 Dicembre 2015 alle 19:10

    Ottima idea! devono essere buonissimi!

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      8 Dicembre 2015 alle 13:17

      Ciao Graziana! E’ piaciuto a tutti qui a casa, quindi direi che lo metto tra le ricette da rifare! 🙂 Il suggerimento che mi davi su Facebook di utilizzare i coperchi dei vasetti per creare il sottovuoto per poterli conservare qualche giorno in più è un’ottima idea che devo assolutamente provare. Quindi li rifarò molto presto e poi ne parlerò qui sul blog! Ora devo andare a comprare un altro panettone, ma non mancheranno certamente nei prossimi giorni! 😉

      Rispondi

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Ciao! Mi chiamo Alessandra e ti do il benvenuto nel mio blog personale! Vivo nella casa di campagna della mia famiglia che si trova nella pianura friulana, ma sono triestina e quindi non posso stare troppi giorni senza vedere il mare. Sono una piccola imprenditrice e non potrei fare altro mestiere al mondo. Sono sposata con un adorabile francese che io chiamo "il Marsigliese" e ho un gatto di nome Matisse. Su Una casa in campagna vi racconto cosa si prepara nella mia cucina. Da qualche tempo seguo un'alimentazione il più possibile naturale e sempre più spesso a tendenza vegetariana. Mio marito continua a mangiare la carne, però, e quindi mi capita di cucinarla ancora (il mio quindi non è un blog vegetariano e ancor meno vegano, nonostante le mie simpatie per questo tipo di cucina). Su questo spazio tutto mio vorrei inoltre condividere la mia passione per la campagna, le case e le atmosfere country. Ci sarà posto anche per raccontarvi del mio territorio (il Friuli Venezia Giulia), e di quella che è ormai la mia seconda patria, la Francia (e la Provenza, in particolare, regione meravigliosa dove mi reco diverse volte all'anno). Ma vorrei trovare anche il modo di parlarvi del mio stile di vita, delle mie piccole conquiste nell'ambito dell'organizzazione e della crescita personale. Vorrei raccontarvi dei viaggi che ho fatto e che mi piacerebbe fare, parlarvi del giardino che cerco con entusiasmo di curare e condividere, con chi mi vorrà leggere, altri interessi e passioni che animano le mie giornate. Vi do quindi il benvenuto e spero vi troviate bene nella mia "Casa in Campagna" :)! Read more...

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