Ho preparato questa schiacciata all’uva ispirandomi a una ricetta tipica toscana, la ciaccia (o schiaccia) all’uva. Si tratta di semplice pasta di pane, condita con zucchero e olio extra vergine, che viene stesa in due strati sovrapposti. Gli acini d’uva, oltre a decorare la superficie, si trovano anche all’interno della schiacciata. In alcune ricette ho letto che gli acini vanno assolutamente lasciati integri (un po’ come andrebbe fatto per il clafoutis di ciliegie), ma, come potete ben immaginare, non è per nulla gradevole, mangiando un dolce, trovarsi tutti quei semini sotto i denti! Certo, dovrete armarvi di santa pazienza per sgranare tutta l’uva necessaria, ma, vi assicuro che ne varrà la pena! Mentre attendevo che la pasta lievitasse, ho scelto un bel canale di viaggi e documentari e, con un coltellino affilato (ne ho usato uno giapponese in ceramica), ho curato un po’ più di mezzo chilo di uva. Ci ho messo un’ora abbondante, ma distraendomi anche guardando la tv!
Questa ricetta è apparsa sul numero di ottobre del Mercatino (giornale di annunci della provincia di Trieste) e sul sito di Parovel, il produttore di olio e vini della Val Rosandra che, chi mi segue da un po’ ha già imparato a conoscere. La focaccia è stata impastata con il loro olio Macké, un fruttato medio, equilibrato al gusto e mediamente piccante, ma voi potrete utilizzare l’olio che più vi sembrerà adatto.
- Ingredienti per una teglia da 30 x 40 cm
- Per la pasta da pane
- 500 g di Farina 0
- 12 g di lievito di birra fresco
- 300 ml di acqua
- Un cucchiaino di miele, zucchero o, meglio, malto.
- sale
- 700 g di uva nera
- 100 g di zucchero
- 6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva Macké di Parovel
- Per preparare la pasta di pane sciogliere il lievito di birra sbriciolato in poca acqua (prelevata dalla quantità totale di acqua prevista per la ricetta) e aggiungere un cucchiaino di miele o di zucchero. Se avete il malto ancora meglio!
- Mescolare bene e lasciar riposare per 15/30 minuti coperto e in luogo tiepido.
- Mettere la farina setacciata con il sale nel contenitore della planetaria, in una ciotola capiente o sul piano di lavoro. Aggiungere il composto di acqua e lievito e cominciare a lavorare con il gancio (o, se non avete la planetaria, a mano) aggiungendo a filo l’acqua rimasta. Quando avrete ottenuto un impasto dalla consistenza liscia, toglietelo dalla planetaria e lavoratelo ancora per qualche minuto impastando con le mani.
- Formate una palla con l’impasto e mettetelo in una terrina capiente leggermente unta con olio. Coprite con un film di pellicola trasparente e lasciate riposare in luogo tiepido per almeno due ore. L’impasto dovrà raddoppiare di volume.
- Nel frattempo, armatevi di pazienza, e, con l’aiuto di un coltellino affilato, eliminare tutti i semini degli acini d’uva.
- Lavorare la pasta per farla sgonfiare. Dividerla a metà e stenderne una parte in una teglia di alluminio generosamente unta d’olio. Disporre sopra la pasta tre quarti degli acini d’uva sgranati. Cospargere con metà dello zucchero e condire con due cucchiai d’olio extra vergine.
- Stendere la pasta rimasta e adagiarla sopra l’uva. Premere leggermente per fare aderire i bordi e decorare la superficie con l’uva rimasta facendola ben affondare. Spolverare con lo zucchero rimasto e condire con l’olio rimanente.
- Lasciare la schiacciata riposare per un’oretta in luogo tiepido.
- Accendere il forno a 180° e far cuocere per 35-45 minuti, finché la schiacciata sarà dorata in superficie.
- Lasciar intiepidire e degustare senza attendere.
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