Sapete già della mia passione per la cultura orientale e per il mondo cinese in particolare. Per questo motivo, col fine di migliorare il mio stato di salute e cercare di contrastare gli acciacchi che (ahimè!) possono giungere con l’avanzare dell’età, recentemente ho consultato una dottoressa nutrizionista specializzata in alimentazione e medicina tradizionale cinese. Tra i vari consigli datimi c’era anche quello di aumentare il consumo di radici e tuberi, alimenti che crescono nella terra, per permettere un maggior fluire dell’energia (che in medicina tradizionale cinese si chiama Qi) verso la parte bassa del mio corpo, quella che entra in contatto con la terra appunto. Sono tutt’altro che un’esperta in materia, ma per cercare di spiegarvi meglio come funziona, dovete sapere che, secondo la medicina tradizionale cinese, in un corpo umano sano il Qi è libero di scorrere e fluire armoniosamente attraverso i meridiani in tutto l’organismo.
Per questo motivo da circa sei mesi ho iniziato una ricerca per introdurre nella mia alimentazione il maggior numero possibile di tuberi e radici che non fossero le classiche patate, carote o barbabietole. Non è sempre stata un’impresa facile perché non erano molte le varietà che conoscevo o che sapevo utilizzare in cucina. Non è poi sempre facile trovare tuberi e radici “insoliti” sui banchi di mercati e reparti ortofrutta. Mi ha aiutata moltissimo frequentare i mercatini dei contadini o del biologico, acquistare la cassetta settimanale del servizio di consegna offerto da Bioexpress e fare qualche capatina nei mercati e supermercati di Slovenia e Austria che, per fortuna, non sono molto distanti dalla mia zona. Ma la ricerca è ancora aperta e mi sto divertendo molto.
I tuberi e le radici che ho utilizzato fino ad ora (seguento il principio della stagionalità) sono: la barbabietola rossa, il ravanello, il sedano rapa, la patata dolce (o batata), la rapa, il daikon, il topinambur, lo zenzero e il rafano, ma ci sono altre radici che vorrei imparare a utilizzare come, ad esempio, la scorzonera, la pastinaca, il rafano nero e la carota viola.
Il sedano rapa rientra tra i miei preferiti. Ha il pregio di costare poco, essere povero di calorie e di facilissima reperibilità. Quando posso, preferisco acquistarlo biologico. Esteticamente non è molto bello da vedere, ma è un ortaggio incredibilmente versatile e dal gusto dolce. La stagionalità del sedano rapa va dal mese di agosto fino a quello di dicembre e comunque prima delle gelate. Quindi, in teoria, è appena finita, ma secondo me se ne trovano ancora!
Ho deciso di presentarvi il sedano rapa in versione super golosa e un po’ calorica (la mia dottoressa non approverebbe, anche se è la prima a dire che, ogni tanto, uno sgarro si può fare), ma credetemi ne vale la pena! Se volete anche voi introdurre questo alimento nella dieta quotidiana di tutta la famiglia, questa è un’ ottima ricetta per mettere tutti d’accordo e far avvicinare a questa salutare radice anche i più scettici. Se preferite potete far diventare questo piatto perfettamente vegetariano togliendo il prosciutto cotto. Per la versione vegana, ci sto lavorando…
Se volete trovare ispirazione vi consiglio questo libro: Roots di Diane Morgan.
Qui trovate, poi, il suggerimento di un’amica blogger per una sana insalata a base di sedano rapa crudo. Da provare!
- 1 kg di sedano rapa
- 100 g di prosciutto cotto tagliato a fette (facoltativo)
- 80 g di formaggio Montasio in fette
- 2 uova
- pangrattato
- farina bianca
- olio per friggere
- sale e pepe
- Lavare, pelare il sedano rapa e lessarlo per 15-20 minuti in acqua bollente salata. Dovrà rimanere al dente.
- Tagliare il sedano a fette regolari alte 0,5 cm. Stendere le fette ad asciugare su un canovaccio pulito.
- Prendere due fette di sedano rapa e accoppiarle formando una sorta di sandwich farcito con il il formaggio e il prosciutto. Se preferite una versione vegetariana potete omettere il prosciutto.
- Continuare fino a esaurimento degli ingredienti.
- Sbattere le uova. Passare i Cordon Bleu di sedano rapa nell’uovo, poi nella farina, poi nuovamente nell’uovo e infine nel pangrattato, premendo leggermente per far aderire bene la panatura.
- Friggere i Cordon Bleu in olio bollente per alcuni minuti. Scolare bene su carta assorbente. Salare e servire immediatamente.
Ciao Alessandra, ottima idea del cordon bleu, io invece li preparavo farciti alla mozzarella o semplicemente inapannati che sono i miei preferiti, adoro il sedano rapa. Bravissima come sempre 🙂
Li faccio anch’io con solo mozzarella, in versione vegetariana, e mi piacciono tantissimo! Grazie per il tuoi commenti che mi fanno tanto felice! Com’è il tempo da te? Pioggia forte nei giorni scorsi?