Chi mi segue sulla pagina Facebook del blog, avrà certamente letto del mio recente acquisto: l’ essiccatore elettrico. Era da parecchio che mi riproponevo di comprarne uno, ma rimandavo l’acquisto perché non molto sicura sul modello da scegliere. Volevo evitare di acquistarne uno economico per timore che fosse poco efficiente. Per di più, quelli economici che avevo visto (intorno ai 50-60 €), non offrivano la possibilità di scegliere e variare la temperatura di essiccazione. D’altro canto, non volevo nemmeno spendere molto per acquistarne uno professionale, o semi-professionale (spesa minima 120 €), perché non ero certa di utilizzarlo in modo continuo.
Quindici giorni fa mi trovavo in montagna, a Sappada. Quest’anno, complici le piogge abbondantissime, i funghi nel Cadore sono cresciuti in abbondanza. Qualche passeggiata fortunata in bosco sommata a qualche acquisto nel negozio specializzato sappadino… ci siamo ritrovati con una quantità tale di funghi da rendere necessario l’acquisto dell’essiccatore tanto rimandato. Durante una gita a Lienz, in Austria, proprio in quei giorni, mi sono imbattuta in una promozione interessante: un essiccatore, seppur di marca a me sconosciuta (Silva), con regolazione digitale della temperatura e a un prezzo interessante (39,90 €). Ovviamente l’ho acquistato senza nemmeno pensarci e ho dato subito inizio agli esperimenti!
Se volete vedere il modello, l’ho trovato in vendita anche su un sito austriaco.
L’esperimento è andato molto bene! L’essiccatore ha funzionato egregiamente. Da segnalare soltanto che è un po’ rumoroso. Non so se i modelli più costosi lo sono di meno. Ad ogni modo ha fatto il lavoro per il quale era stato acquistato.
Ora vi spiego brevemente come ho fatto: ho pulito i porcini con una spugnetta in saggina umida e poi li ho tagliati a fette spesse circa mezzo centimetro.
Ho adagiato le fette nei cestelli e ho azionato l’essiccatore selezionando la temperatura di 40°, così come indicato nelle istruzioni. Il manuale indicava per i funghi un tempo che poteva andare dalle 8 alle 11 ore. In realtà, per ottenere un buon risultato, i miei porcini sono rimasti nell’essiccatore per 12 ore abbondanti.
Questo è il risultato e non vedo l’ora di provarli con un bel risottino.
Tenete conto che funghi si ridurranno moltissimo. Pensate che, partendo da un chilo abbondante di porcini freschi, io ho ottenuto soltanto 65 g di porcini secchi! Ma il profumo è incredibile!
Ovviamente ora darò il via a numerosi esperimenti con l’essiccatore! Ho visto cose molto interessanti che si possono fare con questo genere di elettrodomestico. Vi terrò aggiornati sui risultati! 😉
Aggiornamento: i funghi, chiusi in una scatola ermetica, si sono conservati benissimo fino alla stagione seguente. Non sono cambiati di colore, sono rimasti secchi, nel senso che non hanno assorbito umidità, e il loro profumo è rimasto forte e persistente. Li ho terminati circa 6 mesi dopo, ma secondo me avrebbero potuto esser conservati ancora per qualche mese. Da allora, ogni anno, procedo allo stesso modo per conservare i funghi e utilizzarli tutto l’anno nei miei risotti!
E se volete altre ricette e idee di conservazione con l’essiccatore, seguite il mio board su Pinterest dedicato!
Scusa ma gli ospiti che sono all’interno del fungo che fine fanno?
Ciao Stefania! Fermo restando che sarebbe meglio essiccare funghi più sani possibile, io trovo i vermetti morti sul fondo dell’essicatore, quindi presumo che escano dai funghi per poi finire essiccati comunque, ma almeno non all’interno del fungo. Spero di aver risposto alla tua domanda. Grazie per la visita al mio blog e fammi sapere se anche a te succede la stessa cosa.
Che idea questa dell’essiccatore… ci penso da un sacco di tempo ma anch’io, come te, non ho le idee chiarissime… questo post cade a fagiolo, ci penserò con più cognizione di causa!
Ciao, Tatiana
Ciao Tatiana, sono felice che il mio post ti possa essere utile! Io ho deciso di provare a vedere se questo economico funziona e, soprattutto, se lo uso e non lo relego su uno scaffale del ripostiglio, come molti altri aggeggi . Poi, se vedo che ne vale la pena, farò un’accurata indagine per decidere quale modello più “serio” acquistare. Ovviamente scriverò ancora in tema di essiccatore qui sul blog, quindi torna ogni tanto a trovarmi che ne riparliamo. 🙂 Ciao!