Il 26 e 27 luglio scorsi, si è svolta a Pontebba (un comune in provincia di Udine, non lontano dal confine con l’Austria) la seconda edizione di Taste the Borders. Scopo della manifestazione organizzata dalla Proloco di Pontebba è quello di far conoscere le eccellenze agroalimentari delle terre di confine e di creare un punto d’incontro per produttori, consumatori e divulgatori dell’arte del ben mangiare.
Nel fine settimana, lungo le vie del paese, si è svolto un interessante mercatino delle eccellenze. Presenti gli stand di alcuni prodotti tipici della zona: salumi affumicati, ricotte e formaggi di malga, confetture di piccoli frutti, preparati di erbe selvatiche, bevande a base di fiori e bacche di sambuco, succo e mosto di mele, distillati e infusi di erbe, birre artigianali… Uno spazio importante è stato dedicato ai sette presidi Slow Food della regione Friuli Venezia Giulia: la pitina, il pan di sorc, il formadi frant, il pestat, il radic di mont, l’aglio di Resia e la cipolla rossa di Cavasso.
Momento clou della manifestazione, sabato sera, la kermesse “Prodotti, produttori e chef a km 0”, un momento conviviale durante il quale alcuni chef e ristoratori della Valcanale, Carnia e del Canal del Ferro hanno elaborato un piatto utilizzando esclusivamente prodotti che fossero di origini locali. Si è trattato di un importante momento conviviale volto a legare i piccoli produttori agricoli all’espressione culinaria del territorio, asse portante di usi e costumi di queste vallate alpine.
E’ stata un’esperienza molto stimolante assaggiare i piatti proposti ed entrare in contatto con i produttori locali e con gli chef e ristoratori presenti. Dagli incontri felici di questa serata sono nate molte idee e progetti per il blog.
Questo il menù della serata e le realtà che hanno preso parte all’evento:
Il primo chef che ho avvicinato è stato Denis Filaferro del Ristorante Agli Artisti di Moggio Udinese. Per l’occasione Denis aveva preparato un piatto coloratissimo: “Involtino di zucchina con crema di cuincir e battuto di fiori d’aglio di Resia, fagottino al brovadâr, bocconcino di vitello bio cotto al vapore con ketchup di ribes e lamponi, guarnito con petali di fiori di campo”.
Denis Filaferro mi ha subito incuriosita per la bellezza del suo piatto e per la scelta degli ingredienti: primo fra tutti il cuincir, il formaggio utilizzato per confezionare l’involtino di zucchina. Il cuincir è un formaggio che viene prodotto nelle malghe della zona del Canal del Ferro e della Val Canale.
Se, come me, non conoscete il cuincir, vi invito a leggere questa scheda pubblicata dal sito dell’Ersa (l’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale).
Anche il brovedâr (o brovadâr?), utilizzato per il ripieno del croccante fagottino, è un ingrediente a me nuovo. Denis Filaferro mi spiega gentilmente che il brovedâr si ottiene dalle rape fermentate ed è un prodotto tipico di Moggio Udinese. Essendo anch’esso a base di rape, immaginavo che al palato fosse molto simile alla più conosciuta brovada friulana e invece, assaggiando il fagottino, ho scoperto un gusto molto più dolce e delicato. Il brovedâr è un altro prodotto che inserisco nella mia lista delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia che voglio assolutamente conoscere meglio!
Sul sito dell’Osteria degli artisti ho trovato questo video di Denis Filaferro che prepara la mignestre di brovedâr:
httpv://www.youtube.com/watch?v=OnSUWKVIfLE
Sul sito della scuola alberghiera Ial ho trovato, invece, un’interessante ricetta: “orzotto mantecato con brovedâr e salsiccia”. In fondo alla pagina dello Ial, dopo la ricetta, leggete anche l’approfondimento per saperne di più su questo ingrediente tipico!
Ma proseguiamo con gli assaggi della serata:
Alfredo Domenig, chef e patron de L’Antica Trattoria Da Giusi di Malborghetto (incantevole paesino non lontano da Tarvisio), ha presentato la “Salsiccia di coniglio al Lustock (grappa di sedano selvatico) con crema di patate al profumo di aglio di Resia”.
Ho trovato interessante l’utilizzo della grappa di Lustok (o Luschstock come si legge sulla confezione), un sedano selvatico di montagna, il cui nome scientifico è Levisticum Officinale, e che è stato utilizzato al momento di sfumare le salsicce in padella.
E veniamo a quello che ritengo l’abbinamento di prodotti locali più interessante della serata: Raibl in crosta di mais, gelato al peperoncino Carnia, riduzione di Haraban, crumble di salsiccia.
Preparato dallo chef di origini carniche Daniele Cortiula della Trattoria Alle Viole di Gradisca d’Isonzo, il piatto annoverava tra gli ingredienti numerosi prodotti tipici locali degni di nota. Primo fra tutti il Raibl: un formaggio caprino prodotto da Sante Rugo e stagionato nella ex miniera di Cave del Predil. Ma anche la farina di mais di Fiorindo Mazzolini di Socchieve (Ud), il peperoncino di Carnia e la birra Haraban, una Golden Ale del birrificio Foglie d’erba di Forni di Sopra (Ud).
Non sapevo esistesse il peperoncino Carnia! E’ un peperoncino particolare, con un aspetto aromatico molteplice. Se, come me, volete saperne di più, guardate questo video di Walter Filiputti ! Io l’ho trovato molto interessante.
httpv://www.youtube.com/watch?v=k0dBeEPZjnQ
Proseguendo nel mio peregrinare da una postazione all’altra, arrivo alla postazione del Ristorante Hotel Bellavista di Camporosso – Tarvisio (Ud), albergo che conosco bene in quanto vi ho soggiornato con le mie colleghe blogger del freemagazine Bontât in occasione dell’ultima edizione di Ein Prosit (altro importante evento enogastronomico che viene organizzato ogni anno in queste terre di confine).
Lo stuzzichino preparato da Stefano e Renato dell’Hotel Bellavista è un Crostino di pane biscottato con mantecata di ricotta fresca di malga, carpaccio di lombata di cinghiale cotta a bassa temperatura e verdure in agrodolce.
Da segnalare le verdure in agrodolce prodotte dall‘azienda agricola di Luigi Faleschini. L’azienda, che è situata nella Valcanale, nel comune di Malborghetto (Ud), produce dagli anni Novanta ortaggi, mele e piccoli frutti con metodo di agricoltura biologica. Luigi Faleschini (Gigi Verdura per gli amici!), in un piccolo laboratorio artigianale produce conserve alimentari rielaborando ricette della tradizione: ortaggi sott’olio e in agrodolce, creme e salse, confetture di piccoli frutti, gelatine di frutta, succhi e sciroppi.
Ho conosciuto Gigi in questa occasione e nel corso della serata mi ha raccontato di come tre anni fa, da un’idea nata fra amici per riunire e far conoscere prodotti e produttori di queste valli, abbia avuto origine Taste the Borders. Da quel momento Gigi collabora con la Proloco di Pontebba per organizzare e far crescere ogni anno di più questa interessante manifestazione.
A Taste the Borders non potevano certo mancare i Cjalcons! Presenti in questa occasione nella versione di Resia e confezionati da Valentina Calligaris dell’Albergo Ristorante Alle Alpi di Prato di Resia. A Resia in realtà si chiamano Cialciuni e vengono preparati secondo tradizione con un impasto esterno fatto di farina di frumento e patate, per essere poi farciti con un ripieno a base di farina di mais, erbette, formaggio e uvetta. Valentina Calligaris e la sua assistente hanno tenuto a precisare che, normalmente, i Cialciuni di Resia hanno dimensioni maggiori rispetto a quelli presentati in occasione della serata e che, quindi, la percezione dei sapori potrebbe risultare diversa, forse più dolce, ma a me sono piaciuti moltissimo anche così!
Due gli assaggini offerti da Gianni De Cillia dell’Hotel Ristorante Valle Verde di Tarvisio: Bicchierino di patata con cuincir e le erbe. Salmerino affumicato su polenta grigliata con petali di fiori e sali.
Il cuincir è la stessa tipologia di formaggio utilizzata da Denis Filaferro (anche se prodotto da due malghe diverse), in questo caso però, il formaggio scelto da Gianni De Cillia, e proveniente dalla Malga Glazzat, presumo fosse maggiormente stagionato perché il sapore risultava decisamente più acido e pronunciato. Interessante l’abbinamento con la patata.
Ottimo il salmerino affumicato prodotto dall’azienda Vidotti! L’azienda alleva trote e altre tipologie di pesce in acque di sorgiva di montagna nella frazione di Nojaris a Sutrio (Ud). Ho avuto modo di assaggiare il salmerino anche a casa, adagiato su un letto di rucola e semplicemente condito con un filo di olio extra vergine d’oliva.
A questo punto della serata ho deciso di concedermi uno dei numerosi vini offerti a degustazione libera. Ho scelto di assaggiare il Prosecco Doc Biologico dell’Azienda Agricola Mont’Albano che produce vino biologico dal 1985 e che, nel 2014, ha vinto la medaglia d’oro al concorso internazionale Bioweinpreis.
L’ultimo bocconcino salato degustato a Taste the Borders me l’ha offerto Barbara Ghirardini che ha cucinato per la Trattoria ai Cionk’s di Pontebba. Barbara ha frequentato la famosa scuola di cucina dell’Alma e mi ha incuriosita per l’estetica molto curata delle sue presentazioni. Se volete conoscere meglio questa giovane chef e maestra di cucina andate a curiosare sul suo sito.
Un Bignè alla birra con ripieno di ricotta di malga, radic di mont e speck croccante il raffinato finger food salato ideato da Barbara Ghirardini.
La birra utilizzata per confezionare il bignè è del birrificio Foglie d’Erba, la ricotta della Malga Tratten, il radic di mont è di Luigi Faleschini.
Il radic di mont è un presidio Slow Food del Friuli Venezia Giulia che riunisce un piccolo gruppo di raccoglitori e di produttori di sottoli che intendono mantenere viva una tradizione gastronomica, ma, nel contempo, preservare dall’estinzione il radic di mont. Conosciuto con il nome scientifico Cicerbita alpina, il radic di mont è un ortaggio spontaneo che cresce sugli alpeggi nelle prime settimane di maggio, quando le nevi si ritirano e i pascoli sono ancora impregnati di acqua. In Carnia è usanza conservare il radic di mont sott’olio per prolungarne il consumo lungo tutto l’anno. Se volete avere ulteriori informazioni vi consiglio di leggere la pagina che Slowfood dedica a questo presidio.
Con i Gusci di cioccolato bianco ripieni di gelatina di sambuco, ribes e fiori di fiordaliso di Barbara Ghirardini ho iniziato la degustazione dei dolci elaborati per concludere menù della serata. Di questi deliziosi gioiellini ne ho mangiati almeno tre! Brava Barbara! 🙂
Tra le realtà locali intervenute anche l’Artigiano Gelatiere di Tolmezzo. Un’azienda a carattere artigianale che lavora da quasi trent’anni nel settore della gelateria e pasticceria. Leggo sul loro sito che i loro prodotti vengono realizzati senza l’utilizzo di ingredienti artificiali e utilizzando solo materie prime fresche. A Taste the Borders hanno portato solo una piccola selezione dei gusti presenti normalmente in negozio. La mia scelta? Gelato al sambuco, al pompelmo rosa … buoni… ma è quello all’olivello spinoso che mi ha decisamente conquistata!
E concludo la presentazione dei produttori e ristoratori intervenuti alla serata parlandovi del laboratorio artigianale Mirandò di Treppo Carnico (Ud) di Mirena Morocutti. Conosco la signora Mirena da diversi anni e vorrei un giorno, qui sul blog, raccontarvi la sua storia. Che è la storia di una donna coraggiosa che ha rincorso un sogno riuscendo, alla fine, a trasformare il proprio hobby in vera e propria professione.
I dolci di Mirena profumano di casa. Hanno il gusto della semplicità e degli ingredienti genuini. Nel piccolo, ma attrezzatissimo, laboratorio di Treppo Carnico, Mirena non produce soltanto tortine, dolci, marmellate e biscotti, ma anche buonissimi gnocchi e cjalcions. Ed è proprio acquistando i suoi gnocchi che ci siamo conosciute diversi anni fa!
Per Taste the Borders il laboratorio Mirandò ha preparato delle Tortine di fragole con yogurt naturale. Mi sono piaciute perché con un gusto casalingo e non troppo dolce.
Solo ingredienti semplici per il laboratorio Mirandò che, per confezionare queste tortine, ha utilizzato le fragole dell’Azienda Agricola Domini, un’azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di piccoli frutti e conserve alimentari. L’azienda ha sede a Lateis di Sauris (Ud) dove dispone anche di un piccolo laboratorio interno che prepara confetture di frutti di bosco, nettari e succhi di frutta. Se volete conoscere meglio l’azienda Domini, ho trovato questo video sul loro sito.
httpv://www.youtube.com/watch?v=UGc1FwU6z9g
E’ stato veramente appassionante prendere parte a questa serata e per questo ringrazio la Proloco di Pontebba per avermi invitata a partecipare in qualità di foodblogger a Taste the Borders. Una serata fonte di nuovi stimoli e progetti per il mio blog. Spero di aver fatto venire voglia anche a voi, lista dei produttori e ristoratori citati alla mano, di cominciare ad esplorare queste terre di confine della mia regione. Io sono già pronta! E voi?
Ciao Alessandra,
non so se ti avevo già ringraziata per il tuo scritto…se non fosse così, lo faccio qui ora, pubblicamente!
Bella serata!
Bell’evento!
Bellissimo articolo e foto fantastiche!
GRAZIE!
Barbara
Ciao Barbara 🙂 Grazie a te e speriamo di incontrarci di nuovo!
Ciao Alessandra, adesso direi è decisamente più semplice. Complimenti ancora per il tuo resoconto sulla serata.
P.S Sapresti dirmi se c’è qualche iniziativa che coinvolge i food blogger durante Friuli Doc?
Grazie mille Roberta per esser tornata per lasciarmi un commento! Direi che così può andare, no? Meno macchinoso e comunque ho la moderazione che mi permette di eliminare lo spam. Per quanto mi chiedi su Friuli Doc, con le mie colleghe di Bontât continuiamo la collaborazione, ma non credo ci siano iniziative particolari rivolte ai foodblogger, ci saranno corsi ed eventi come ogni anno. Tra poco sarà reso noto il calendario degli eventi. Manca veramente poco! Ci vedremo la?