Domenica 20 luglio, sono stata invitata, assieme alla blogger triestina Cristina Rojaz, alla cena organizzata da Sailingchef, in collaborazione con il gourmet restaurant San Rocco, all’ATP di Umago (Umag) in Croazia. Era da molto che Cristina e io cercavamo un’ occasione per incontrarci (dopo più di un anno trascorso a scriverci e conoscerci soltanto online e telefonicamente), quindi, quando Sailingchef, ci ha proposto di partecipare alla cena organizzata in occasione del 25esimo torneo di tennis ATP Vegeta Croazia Open di Umago abbiamo subito accettato! Quale migliore opportunità per fare quattro chiacchiere fra donne (al nostro tavolo anche un’amica comune, imprenditrice friulana del settore agroalimentare) e gustare un menù elaborato per l’occasione da Sailingchef e dal ristorante San Rocco di Verteneglio (Croazia).
Sailingchef è un’associazione nata dalla passione di tre professionisti della vela e della cucina che hanno deciso di mettere a disposizione dei propri soci la loro esperienza. Chiedo a Nicola Sansebastiano, presidente di Sailingchef, di presentarci l’ associazione: “Sailingchef e’ un’ associazione culturale che si propone di promuovere il nostro territorio attraverso l’organizzazione di eventi culinari che si svolgono prevalentemente a contatto con il mare. E’ attiva da quasi un anno e conta 120 soci di varie nazionalità che partecipano agli incontri, a terra e in mare, che hanno luogo in tutta Europa.”
Il San Rocco è invece un ristorante gourmet che si trova nel centro di Verteneglio, un paesino dell’Istria croata, a poca distanza da Trieste. Membro della rinomata associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe, il San Rocco è uno dei migliori ristoranti gastronomici di Istria e Croazia. Il ristorante è incluso nelle migliori guide nazionali e internazionali come la Veronelli, Gault Millau, Wo ist Österreich, Le Guide de l’Espresso, A tavola con il Nordest, Magnar Ben, Restaurant Croatica… Da alcuni anni è inserito tra i migliori ristoranti istriani (TOP Gourmet) nella guida promossa dall’Ente turistico regionale e nel 2013 ha vinto l’ Alpe Adria Award come miglior ristorante d’albergo in Alpe Adria. Certamente un indirizzo da segnare nel proprio carnet e da provare alla prossima occasione!
Dalla collaborazione tra queste due realtà è nato “Avventura estiva”, il menù elaborato per l’occasione e composto da piatti elaborati da Sailingchef e da qualche piatto carpito direttamente dalla carte del San Rocco. Gli chef delle due realtà hanno lavorato assieme, sotto i nostri occhi nella cucina a vista creata per l’occasione.
Ed ecco il menù:
- Gazpacho di pomodorini con gelato al Parmigiano stagionato e chips di melanzane
- Polpetto cotto al vapore e crema di finocchietto e arancia
- Gnocchi ai canestrelli bianchi
- Spaghetto di Gragnano al pesto di agrumi di Sicilia
- “Cappuccino” di seppie e tartufo nero
- Polpettine di spada alle erbe selvatiche su crema di yogurt e zenzero
- Marmellata di frutta su crema di cioccolato bianco, olio istriano con croccante alle mandorle
- Piccola millefoglie con vaniglia Bourbon
Un menù, a mio avviso, intelligentemente costruito ed elaborato partendo da una materia prima molto buona che gli chef hanno saputo valorizzare, senza mai snaturare sostanze e sapori. Il piatto che mi è piaciuto di più? Lo spaghetto di Gragnano al pesto di agrumi di Sicilia! Ma anche il Cappuccino di seppie e tartufo nero, piatto simbolo del San Rocco, è da provare.
Per ogni piatto i sommelier del San Rocco hanno pensato un abbinamento con una selezione dei migliori vini istriani. Non sono un’esperta di vini, e ancor meno di vini istriani, ma devo dire che alcune etichette mi hanno riservato una piacevole sorpresa.
A rendere ancor più lieta la serata, la sfilata degli stilisti triestini di Maison Dressage e Machinarium che hanno presentato alcuni modelli della recente collezione.
Se volete conoscere meglio l’associazione Sailingchef visitate la loro pagina Facebook, mentre per informazioni sull’albergo ristorante San Rocco vi rimando al sito internet dove potrete trovare i menù più recenti, informazioni sulla loro produzione di olio (che ho avuto modo di assaggiare e mi è sembrato molto buono!) e di aceto, nonché sull’attività alberghiera della struttura.
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