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Pissaladière (seconda versione)

20 Maggio 2014 by Alessandra Colaci 1 commento

B500

 

La vera pissaladière, specialità nizzarda, è una pasta di pane all’olio d’oliva sulla quale si stende una composta di cipolle con l’aggiunta del “pissalat”, prima di completarla con filetti d’acciuga e olive nere di Nizza. Essendo il “pissalat” una conserva a base di pesciolini, che vengono chiamati poutine e che sono diventati ormai difficili da trovare (anche a Nizza stessa) io faccio come la più parte dei francesi e vi propongo una Pissaladière senza “pissalat”, solo che ora sappiamo il perché…

La componente che prediligo nella Pissaladière, non essendo una grande estimatrice del pesce, è la cipolla. In questa nuova versione (se volete leggere la ricetta che avevo pubblicato qualche tempo fa la trovate qui) ho seguito una ricetta leggermente diversa per la preparazione delle cipolle. Il risultato mi è piaciuto moltissimo: una composta di cipolle morbida e dolcissima. Sono certa che il risultato dipenda tanto dalla qualità delle cipolle, quindi sceglietele bene e, soprattutto, italiane (o francesi), mi raccomando! 😉

Questa nuova versione della pissaladiére è stata preparata per l’Olio Parovel. Chi mi segue sa già che collaboro da circa un anno con questa famiglia di vignaioli e oleificatori della Val Rosandra, una ben particolare zona carsica che si trova sull’ altopiano triestino. Se volete saperne di più sui loro prodotti visitate il sito Parovel. Oppure, fate ancora meglio, il 25 maggio andate a visitare l’azienda in occasione di Cantine Aperte, trovate tutte le informazioni sulla pagina Facebook Parovel Events.

Cantine aperte 2014_Parovel_Una casa in campagna

 

 

Pissaladière

 

Difficoltà: facile

 

Tempo: 135 minuti per l’impasto + 40 minuti per le cipolle + 30 min di cottura

 

Ingredienti: per 4/6 persone

 

Per la pasta

  • 450 g di farina
  • 7 g di lievito di birra liofilizzato
  • 300 ml di acqua
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva (io ho utilizzato l’olio Macké di Parovel)
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • qualche fogliolina di timo fresco

Per la guarnizione

  • 1 Kg di cipolle gialle
  • 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva (Macké di Parovel)
  • 3 cucchiai di acqua
  • 30 g di olive nere di Nizza (o altre olive se non le avete)
  • 10 filetti di acciuga (o di alice)
  • timo fresco
  • sale
  • pepe

Procedimento:

Preparare la pasta. Se volete risparmiare tempo, preparatela con la macchina del pane, programma solo impasto, altrimenti impastate tutti gli ingredienti e lasciate riposare, coperto e in luogo tiepido, fino al raddoppio dell’impasto. Ci vorranno un paio d’ore.

Nel frattempo preparate le cipolle. Pelate le cipolle e tagliatele a rondelle dello spessore di 5 mm. Ponetele in una casseruola con l’olio extra vergine d’oliva, l’acqua e un pizzico di sale. Coprire e lasciar stufare a fuoco lento per 20-30 minuti. Le cipolle dovranno diventare trasparenti, senza prendere colore. Verso fine cottura, togliere il coperchio e  far evaporare il più possibile  il liquido di cottura. Pepare e mettere da parte facendo raffreddare.

Stendere la pasta a uno spessore di circa 5 mm. Disporvi sopra le cipolle intiepidite. Distribuitele bene. Spolverate con foglioline di timo fresco e aggiungete i filetti di acciuga attorcigliati due a due. Disponete le olive nere, condite con un filo di olio extra vergine e infornate a 180-190° per 25-30 minuti.

La pissaladière si può degustare calda, tiepida o a temperatura ambiente.

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Archiviato in:Collaborazioni, Cucina dal mondo, Cucina francese, Cucina Vegana e Vegetariana, Torte salate, pizze e focacce Contrassegnato con: collaborazioni, Cucina dal mondo, focacce, francia, parovel, pizze, torte salate

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  1. Pizza rustica con tonno e cipolle rosse | una casa in campagna ha detto:
    1 Settembre 2014 alle 00:21

    […] trasparenti a fine cottura. Il metodo è uguale a quello che utilizzo per le cipolle della Pissaladière. Ci vorrà qualche minuto in più, ma, credetemi, il risultato ne varrà la […]

    Rispondi

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Ciao! Mi chiamo Alessandra e ti do il benvenuto nel mio blog personale! Vivo nella casa di campagna della mia famiglia che si trova nella pianura friulana, ma sono triestina e quindi non posso stare troppi giorni senza vedere il mare. Sono una piccola imprenditrice e non potrei fare altro mestiere al mondo. Sono sposata con un adorabile francese che io chiamo "il Marsigliese" e ho un gatto di nome Matisse. Su Una casa in campagna vi racconto cosa si prepara nella mia cucina. Da qualche tempo seguo un'alimentazione il più possibile naturale e sempre più spesso a tendenza vegetariana. Mio marito continua a mangiare la carne, però, e quindi mi capita di cucinarla ancora (il mio quindi non è un blog vegetariano e ancor meno vegano, nonostante le mie simpatie per questo tipo di cucina). Su questo spazio tutto mio vorrei inoltre condividere la mia passione per la campagna, le case e le atmosfere country. Ci sarà posto anche per raccontarvi del mio territorio (il Friuli Venezia Giulia), e di quella che è ormai la mia seconda patria, la Francia (e la Provenza, in particolare, regione meravigliosa dove mi reco diverse volte all'anno). Ma vorrei trovare anche il modo di parlarvi del mio stile di vita, delle mie piccole conquiste nell'ambito dell'organizzazione e della crescita personale. Vorrei raccontarvi dei viaggi che ho fatto e che mi piacerebbe fare, parlarvi del giardino che cerco con entusiasmo di curare e condividere, con chi mi vorrà leggere, altri interessi e passioni che animano le mie giornate. Vi do quindi il benvenuto e spero vi troviate bene nella mia "Casa in Campagna" :)! Read more...

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