Ed eccoci alla cronaca della seconda giornata del master. Oggi ci siamo conosciuti meglio, abbiamo osato un po’ di più. Con un’atmosfera più rilassata, pur lavorando seriamente, ci siamo divertiti più di ieri. Almeno per me è stato così.
Oggi è Laura a raccontarci la giornata nel nostro diario di bordo – puntata seconda.
Master in comunicazione enogastronomica – Diario di bordo- 2° puntata
Oggi abbiamo giocato a… una specie di scioglilingua cerebrale. Ricordo di aver fatto questi giochi un milione di anni fa, quando non era poi così normale conoscere i sinonimi di una parola e le parole ad esse associate. Se non ricordo male stavo andando a scuola. Chi sbagliava o passava: penitenza!
Per noi “cresciutelli” la penitenza è stata risparmiata, ma i vantaggi derivanti da questa stimolazione si sono subito visti sulla velocità e sulla qualità compositiva. L’importanza e la pesantezza del vocabolo “parola”, è inutile dirlo, è imponente e dà del filo da torcere a tutti. La parola come insieme di battute, in uno spazio e tempo definiti, come descrittore di eventi, luoghi, sapori, odori, a volte poetiche e istintive, a volte asciutte e informative, spesso accattivanti e “markettare”.
Il confronto è un’altra chiave per la crescita…anche nel giornalismo.
E’ per questo che mi sento in una squadra di talento, che si nutre l’uno delle parole dell’altro. La sensibilità e fantasia di Alessandra -una food blogger di Trieste-, la grinta e la passione di Erika impegnata nelle Risorse umane, la conoscenza scientifica di Laura -una tecnologa alimentare-, l’esperienza e la saggezza di Emanuele -un ristoratore friulano-, la frizzante competenza di Sabrina – una inviata di Tele 4-, sono il valore aggiunto, nonchè il team che Nicola Santini plasmerà, con l’intento di formare dei futuri Comunicatori Enogastronomici.
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