Una Casa in Campagna

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Sciroppo di fiori di sambuco senza acido citrico

6 Giugno 2011 by Alessandra Colaci 29 commenti

500x700 Sciroppo di Fiori di Sambuco Una casa in campagna

Quest’anno ho finalmente trovato il tempo, ma soprattutto la voglia, di raccogliere i fiori di sambuco e farne lo sciroppo. In campagna il sambuco cresce un po’ dappertutto. E’ una pianta infestante potremo dire, ma molto importante per la cultura contadina. In Austria si lascia crescere il sambuco accanto alle stalle in quanto si crede che serva a proteggere gli animali. Per la cultura pagana il sambuco non andrebbe mai tagliato e nemmeno bruciato perché è all’interno di esso che troverebbero rifugio le fate in fuga dagli spiriti cattivi (!). Per la farmacopea contadina, poi, i fiori di sambuco essiccati sono impiegati per curare diverse affezioni: raffreddori, febbri, bronchiti …

Nella  pianura friulana il sambuco fiorisce normalmente dopo la metà di maggio,  se saliamo invece oltre gli 800 metri lo troveremo in fiore agli inizi di giugno. Io ho la fortuna di avere un paio di alberi in giardino, ma se dovesse capitarvi di raccogliere i fiori durante una passeggiata, cercate di raccoglierli in luoghi non esposti all’inquinamento stradale e, ovviamente, lontano da siti industriali e campi irrorati da pesticidi.

Era la prima volta che facevo lo sciroppo in casa. Ho fatto quindi qualche ricerca in rete per trovare una ricetta che mi piacesse. Nella maggior parte dei casi per la preparazione era richiesto l’acido citrico – che in Italia si acquista in farmacia – ma con quantità che mi lasciavano perplessa.

In Austria vendono uno zucchero specifico per fare gli sciroppi di erbe e bacche che è addizionato con una giusta quantità di acido citrico, ma quando sono andata per acquistarlo era ormai esaurito in tutti i negozi e supermercati che ho visitato. In Austria lo sciroppo di sambuco è molto popolare e diverse famiglie lo preparano tradizionalmente in casa – devo ricordami il prossimo anno di approvvigionarmi per tempo!

Continuando a navigare ho trovato la ricetta di Marina di mangiarebene, senza traccia di acido citrico! Ho deciso di provarla. Marina impiega limone e aceto di mele. Forse è un po’ più delicato per la conservazione, ma il risultato è ottimo e molto più naturale. Vi riporto quindi la ricetta e ringrazio Marina.

Sciroppo di fiori di sambuco
Recipe Type: Sciroppi e bevande
Cuisine: Di Campagna
Author: Alessandra
Prep time: 40 mins
Cook time: 3 mins
Total time: 43 mins
Con questi ingredienti otterrete circa 2,5 litri di sciroppo di fiori di sambuco.
Ingredients
  • 3 L di acqua oligominerale
  • 3 kg di zucchero
  • 3 bicchieri di aceto di mele biologico (corrispondono a 600 ml)
  • 24 fiori di sambuco
  • 9 limoni biologici
Instructions
  1. Lavare bene i fiori di sambuco e i limoni.
  2. Far bollire l’acqua e, appena tiepida, aggiungere l’aceto e lo zucchero, mescolare bene.
  3. Aggiungere i fiori e i limoni tagliati a quarti. Lasciare in infusione per 3 giorni mescolando ogni tanto. Se fa molto caldo, come è accaduto quest’anno, secondo me due giorni di infusione sono sufficienti.
  4. Trascorso questo tempo filtrate con una garza spremendo bene gli ingredienti.
  5. Far bollire lo sciroppo per 3 minuti. Travasare in bottiglie di vetro sterilizzate. Chiudere bene e conservare in luogo fresco.
  6. Una volta aperta la bottiglia, conservarla in frigorifero e consumarla entro breve. Per questo motivo sarebbe meglio utilizzare bottiglie da 250 o 500 ml.
Notes
Al momento dell’uso lo sciroppo va diluito con acqua fresca (naturale o frizzante) – 1 parte di sciroppo per 6 parti di acqua. Si ottiene una bevanda molto dissetante dal gusto dolce e fruttato che a me ricorda un po’ il sapore del litchi.
3.5.3226

In Austria ho bevuto un buonissimo aperitivo a base di sciroppo di fiori di sambuco che si chiama Kaiserspritzer: si prepara mettendo in un bicchiere tumbler alto un po’ di sciroppo e un po’ di vino bianco, qualche cubetto di ghiaccio, infine riempire con acqua di seltz. Guarnire con una fettina di limone.

Sciroppo di sambuco Una casa in campagna blog ©2017 Alessandra Colaci

 

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Commenti

  1. Rossella Zordan dice

    13 Giugno 2021 alle 18:20

    Sono due anni che faccio lo sciroppo di sambuco con aceto di mele. Nonostante abbia seguito alla lettera la ricetta è lo conservi in frigo, mi si forma sempre una patina biancastra in superficie. Che sia muffa?

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      14 Giugno 2021 alle 10:29

      Ciao Rossella,
      stai utilizzando la mia ricetta? A me non succede mai…. io uso i vasi (bottiglie) e le capsule (sempre nuove) della Bormioli e non ho mai avuto problemi… fammi sapere…

      Rispondi
  2. Anna Maria dice

    17 Giugno 2020 alle 09:50

    Salve. Sto provando questa ricetta. Volevo sapere se il contenitore per tenere in infusione il tutto deve essere di vetro o altro o comunque trasparente. E se deve stare al sole. Grazie

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      17 Giugno 2020 alle 15:28

      Ciao Anna Maria, da te ci sono ancora i fiori? Che bello! Da me sono già finiti… 🙁 Mi chiedi del contenitore: io uso il vetro perché trovo sia un materiale naturale e sano, e poi utilizzando il limone sono certa che la sua acidità col vetro non provochi alcuna reazione. Se non hai un contenitore di vetro penso tu possa usare la plastica, io non userei invece il metallo, se non un acciaio di ottima qualità. La preparazione non deve essere messa al sole.
      Spero di aver risposto ai tuoi dubbi. Fammi sapere che contenitore hai usato ! Ciao:)

      Rispondi
      • Anna Maria dice

        19 Giugno 2020 alle 08:07

        Ciao. Sono andata in trentino nella val dei Mocheni e ne ho trovati tantissimi. A 1200 metri la temperatura è molto diversa . Dato,che ne faccio molto, perché lo regalo anche e ci faccio gli aperitivi, non ho un gran contenitore di vetro. Ho adoperato uno di plastica x alimenti che mi porta 4 litri di acqua, più tutti gli altri ingredienti. Grazie . Ancora un giorno in fusione e sarà pronto. Ho già assaggiato ed è buonissimo. Salutoni

      • Alessandra Colaci dice

        19 Giugno 2020 alle 10:45

        Ciao Anna Maria 🙂 sì è vero, ad altre altitudini la stagione della fioritura del sambuco è molto più avanti… mi ricordo di una meravigliosa gita in Austria a giugno con alberi di sambuco in fiore dappertutto…! Il contenitore che hai usato andrà benissimo! per il prossimo anno, se vuoi preparati per tempo, ti dico quali uso io… sono i vasi Fido della Bormioli Rocco da 5 L . Li ho acquistati qualche anno fa in un negozio presso un outlet non lontano da casa mia e mi trovo benissimo… Fammi sapere come è venuto …
        Ti faccio una domanda… ho visto il tuo indirizzo mail… hai un blog? E’ un nome bellissimo… ora vado a cercare 🙂 Un caro saluto e a presto sentirci…

      • Anna Maria dice

        21 Giugno 2020 alle 11:12

        Grazie del consiglio,x i contenitori. Provvederò sicuramente in anticipo. Lo sciroppo è buonissimo. Venuto molto saporito.
        “Occhi delle foreste” era il ns sito tradotto in italiano, in norvegese “Oine av Skog”. Abbiamo allevato gatti norvegese delle foreste x 10 anni . Poi x motivi di salute ho smesso. Ed ho chiuso il sito xe’ continuavamo a richiedermeli. Ora in casa ne ho tre. Gli altri affidati alle amorevoli cure di famiglie amiche , e li posso vedere sempre.

      • Alessandra Colaci dice

        28 Settembre 2020 alle 17:23

        Che meraviglia i gatti norvegesi!!! Io sono un’appassionata di persiani rossi… anche se attualmente ho soltanto un gatto: Matisse, che è un soriano con gli occhi verdi… piccolino e dolcissimo 🙂

      • Anna Maria dice

        21 Giugno 2020 alle 11:17

        Ciao . Ancora io. Mi è partita la risposta senza saluti scusa. Hai qualche altra ricetta di sciroppo??? 😁😁salutoni

  3. Marialuisa Di Simone dice

    1 Luglio 2019 alle 20:41

    Ciao Alessandra mi accingo a preparare lo sciroppo e volevo porti due domande :quanto tempo si conserva una volta imbottigliato? Le bottiglie una volta riempite devono prendere il sottovuoto?

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      2 Luglio 2019 alle 16:24

      Ciao Marialuisa! A me si conserva benissimo per un anno. Il primo anno non avevo fatto il vuoto ed è andato tutto bene . Dall’anno seguente ho utilizzato le bottiglie con capsula sottovuoto (le Quattro Stagioni per intenderci) che imbottiglio capovolgendole finché si forma il vuoto. Una volta aperte le conservo in frigorifero e le consumo entro una decina di giorni. Fammi sapere come ti è venuto lo sciroppo! Una curiosità, da me i fiori di sambuco sono terminati da parecchio, dove stai tu se ne trovano ancora?

      Rispondi
  4. Maura Domenella dice

    26 Giugno 2019 alle 07:29

    Buongiorno Alessandra , con mia figlia, abbiamo appena preparato lo sciroppo di sambuco con la tua ricetta…fantastico. Avremmo però bisogno di un consiglio, per le bottigliette avrei riciclato le bottiglie di birra artigianale quelle con il tappo con la guarnizione in gomma e che si chiudono con la cerniera in metallo come il contenitore della tua foto. Possono andare? Grazie mille e buone ricette.

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      30 Luglio 2019 alle 15:58

      Ciao. Sono contenta che ti sia piaciuta la mia ricetta! Io preferisco utilizzare sempre le bottiglie tipo quattro stagioni perché mi fanno sentire più sicura per una conservazione per più mesi e fuori dal frigo. Il primo anno che ho prodotto lo sciroppo ho utilizzato prorio le bottiglie che vedi nella foto ed è andato tutto bene, però oggi non mi fido più… fammi sapere poi che opzione hai scelto. Ciao e a presto! 🙂

      Rispondi
  5. Sybille Sprenger dice

    11 Maggio 2019 alle 05:26

    Ciao! Sono austriaca e faccio lo sciroppi ogni anno.Lo bevo da quando sono bambina!Quest’ anno non mi sono portata lo acido citrico dall Austria e così voglio provare questa ricetta. Kaiser Spritzer mon ho mao sentita, Hugo invece non manca mai come aperitivo con le amiche!
    Liebe Grüße, Sybille

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      11 Maggio 2019 alle 06:26

      Ciao Sybille(che bel nome che hai!) io l’anno scorso ho voluto riprovare a fare lo sciroppo con l’acido citrico, ma non ci è piaciuto per niente. Quindi quest’anno ritorno alla mia ricetta con l’aceto di mele che in casa piace tanto. Fammi sapere cosa ne pensi! Mi piacerebbe molto avere il tuo giudizio. sei austriaca e quindi te ne intendi. Riproverò comunque a fare esperimenti anche con l’acido citrico, perché magari la ricetta che avevo provato l’anno scorso aveva dosi troppo alte di questo ingrediente. Se hai tempo e voglia , mi piacerebbe molto conoscere la tua ricetta per provarla. 🙂
      Keiser Spritzer era scritto su un cartellino in un bar di Villach diversi anni fa, quando ancora di Hugo non avevo mai sentito parlare… probabilmente all’inizio si chiamava così, magari solo in zona Villach, e poi è diventato Hugo? Non ti so dire esattamente. Farò un po’ di ricerche su Google e magari ti scrivo qui se ho trovato qualcosa di interessante. Ti auguro una buona giornata e grazie infinite per esser venuta a trovarmi sul blog! Spero di rileggerti presto!
      Liebe Gruesse,
      Alessandra:)

      Rispondi
    • Alessandra dice

      11 Maggio 2019 alle 06:30

      Guarda cosa ho trovato https://www.google.it/amp/s/theaustriandish.wordpress.com/2017/09/26/emperor-spritzer-kaiserspritzer/amp/

      Rispondi
  6. Renata dice

    14 Maggio 2018 alle 11:06

    Ciao!
    Grazie per la ricetta,
    Ho provato a farlo e il mio è uscito di un gusto dolciastro non proprio gradevole.
    Non capisco quale sia stato il problema, forse che non l’ho chiuso bene durante la macerazione?

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      14 Maggio 2018 alle 12:12

      Ciao Renata, lo sciroppo di base è comunque dolce, anche se a me risulta comunque con un gusto asprigno dato dall’aceto. Hai rispettato le mie dosi? In questi giorni di gran caldo potrebbe aver fermentato… Prova a rifarlo e se fa caldo bastano anche due giorni di riposo. Fammi sapere!

      Rispondi
  7. tea dice

    11 Maggio 2017 alle 19:59

    Appena preparato!Il profumo è meraviglioso..un po acidino non so se è perché effettivamente ho spremuto tantissimo il filtro e quindi i limoni..e un po’ liquidino..dovrei lasciarlo un po’ di più a bollire??..ho paura che il profumo svanisca..

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      15 Maggio 2017 alle 18:25

      Ciao Tea. Il gusto del mio è acido dolce, non spremere troppo i limoni, magari sono quelli, tieni conto che comunque forse è il gusto dell’aceto che ti fa sentire lo sciroppo acido… dovrei assaggiare per capire come consigliarti! 😉 Io solitamente faccio bollire qualche minuto ed è sufficiente… hai seguito le dosi esatte?

      Rispondi
      • Tea dice

        16 Maggio 2017 alle 16:05

        Dovevo solo avere un po di pazienza ed assaggiarlo da fresco!È buonissimo grazie della fantastica ricetta!!

      • Alessandra Colaci dice

        16 Maggio 2017 alle 17:45

        Felicissima che ti sia piaciuto!!! Ringraziamo l’autrice della ricetta originale! 😀 Io ieri avevo solo dello zucchero di canna in casa e ho provato a fare 3 L con quello. E’ venuto molto scuro, ora sto aspettando l’infusione e poi sono curiosa di assaggiarlo!

  8. Valentina dice

    9 Maggio 2017 alle 11:45

    Sto facendo in questo momento lo sciroppo con questa ricetta, unica cosa su quale ho un po di dubbio è la grandezza del bicchiere da usare per aggiungere aceto nel acqua. Spero che vada bene un tumbler.
    Ps: keiserspritzel che hai bevuto, da noi in Friuli di chiama Hugo-spritz, dove anzi che fetta di limone si mette il ciuffo di menta

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      10 Maggio 2017 alle 20:54

      Ciao Valentina, io uso dei normali bicchieri da acqua come misura. Quando ho scritto la ricetta, nel 2011, ancora non si sentiva parlare dell’Hugo, ora ormai un po’ inflazionato, ma sempre buonissimo! Sei friulana? Che bello! Anch’io abito in friuli!!!! Grazie per esser passata a trovarmi e dimmmi se ti è piaciuta la ricetta!

      Rispondi
      • Alessandra dice

        15 Maggio 2017 alle 18:20

        Valentina ho calcolato e i miei bicchieri sono da 200 ml. Ora aggiungo alla ricetta la dose in ml per essere più precisa. Ti ringrazio per aver fatto in modo che io notassi questa imprecisione nella mia ricetta! 😉

  9. Andrea Viandante dice

    21 Giugno 2016 alle 09:51

    Qualcuno che cita chiaramente la sua fonte e ringrazia?
    Ma allora non son solo al mondo!
    Complimenti per il Blog, proverò la ricetta, un saluto.

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      22 Giugno 2016 alle 14:59

      Carissimo Andrea, grazie per il tuo messaggio che apprezzo moltissimo! Per me è giusto citare una fonte. Scrivere un blog vuol dire rendere partecipi i miei lettori di esperimenti e scoperte. Non sarei capace di copiare senza citare la fonte d’ispirazione 🙂 Segnalami il tuo blog che vengo a trovarti e grazie per i complimenti! A presto!

      Rispondi
  10. Chiara Selenati dice

    2 Maggio 2015 alle 18:43

    Mi ricordo ancora il delizioso sapore dello sciroppo di sambuco che faceva la mia nonna! Fresco e dissetante, la mia madeleine 😉

    Rispondi
    • Alessandra Colaci dice

      3 Maggio 2015 alle 07:42

      Ciao Chiara! 🙂 Invece in famiglia io sono la prima ad averlo fatto, nonostante la presenza di diversi alberi di sambuco in giardino, nessuno ha mai fatto lo sciroppo. Ma ora che ho introdotto la tradizione, me lo chiedono ogni anno 😉 . Mi piace pensare di aver aggiunto un “capitolo” alla tradizione culinaria della mia famiglia! Da te il sambuco fiorisce un po’ più tardi o è già pronto?

      Rispondi

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Ciao! Mi chiamo Alessandra e ti do il benvenuto nel mio blog personale! Vivo nella casa di campagna della mia famiglia che si trova nella pianura friulana, ma sono triestina e quindi non posso stare troppi giorni senza vedere il mare. Sono una piccola imprenditrice e non potrei fare altro mestiere al mondo. Sono sposata con un adorabile francese che io chiamo "il Marsigliese" e ho un gatto di nome Matisse. Su Una casa in campagna vi racconto cosa si prepara nella mia cucina. Da qualche tempo seguo un'alimentazione il più possibile naturale e sempre più spesso a tendenza vegetariana. Mio marito continua a mangiare la carne, però, e quindi mi capita di cucinarla ancora (il mio quindi non è un blog vegetariano e ancor meno vegano, nonostante le mie simpatie per questo tipo di cucina). Su questo spazio tutto mio vorrei inoltre condividere la mia passione per la campagna, le case e le atmosfere country. Ci sarà posto anche per raccontarvi del mio territorio (il Friuli Venezia Giulia), e di quella che è ormai la mia seconda patria, la Francia (e la Provenza, in particolare, regione meravigliosa dove mi reco diverse volte all'anno). Ma vorrei trovare anche il modo di parlarvi del mio stile di vita, delle mie piccole conquiste nell'ambito dell'organizzazione e della crescita personale. Vorrei raccontarvi dei viaggi che ho fatto e che mi piacerebbe fare, parlarvi del giardino che cerco con entusiasmo di curare e condividere, con chi mi vorrà leggere, altri interessi e passioni che animano le mie giornate. Vi do quindi il benvenuto e spero vi troviate bene nella mia "Casa in Campagna" :)! Read more...

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